Nel post precedente abbiamo segnato sulla tavola tutte le
misure per poter tracciare il disegno della nostra pagaia.
PRIMA FASE
La prima cosa da fare sarà tracciare il disegno sullo
spessore della pagaia partendo dalla misura del manico 3,5 cm. fino ad arrivare
a 0,8mm. Che rappresenta la misura
terminale della pala.
Se si possiede una sega a legno ci sono due possibilità per
poter sopperire il lavoro di piallatura comunque in entrambi i casi bisognerà
proteggersi da eventuali errori visto che operiamo a mano libera .
Sopra la linea di tracciatura andremo ad inserire da
entrambi i lati della pala e per tutta la lunghezza della tracciatura due
regoli di legno che serviranno da guida per la lama della sega questo ci
permetterà di avere un taglio perfettamente parallelo senza oltrepassare la linea del disegno.
I metodi sono o di fare un unico taglio con la sega
appoggiandosi sui regoli come guida o di
fare dei tagli longitudinali ogni 2cm.su tutta la larghezza della tavola fino
ad arrivare al riferimento ( regolo di legno) ,in questo caso si potrà usare o
uno scalpello a legno o anche un cacciaviteper far saltare il legno in
eccedenza
.
Gli ultimi aggiustamenti o ritocchi si andranno a fare di
pialla cercando sempre di non
oltrepassare la linea del disegno.
SECONDA FASE
Sarà quello di tracciare il disegno della pala in larghezza anche in questo caso è importante disegnare la
pagaia da entrambi i lati della pala cosa apparentemente inutile ma importante perché ci da i riferimenti esatti
per tutte le lavorazioni
.
Quando si scontorna la pagaia, la sega andrà benissimo
,conviene lasciare comunque un margine di 2mm oltre il disegno alla linea
esatta del disegno useremo il pialletto.
TERZA FASE
A questo punto della lavorazione siamo arrivati alla forma
seppur grezza della pagaia.
Molto importante prima di iniziare la piallatura è di ritracciare il centro asse sullo
spessore della pala andato perso per la scontornatura della stessa inoltre per avere le simmetrie
di entrambe le due semipale dividete ogni 15,20 cm. la lunghezza delle pale,le
sezioni (larghezza e spessore) dovranno corrispondere nei punti stabiliti.
Profilo ,forma ,raccorda tura della pala e del manico
andranno fatte di pialla.
Avere una pialla affilata e ben registrata come profondità
di taglio è fondamentale e trasforma il
lavoro in piacevole passatempo.
REGISTRAZIONE DELLA PIALLA
Posizionate la pialla
sulla pagaia allentate tutto il registro
per rendere libero il tagliente fino a farlo appoggiare uniformemente sulla pagaia ,chiudete il registro
,fatto.
La pialla se ben registrata
deve fischiare sotto la spinta dell’operatore non deve puntarsi e ne
schiantare il legno ,chiaramente nei punti di superficie dove la pala della
pagaia non è perfettamente piana la registrazione della pialla andrà modificata al
momento.
Per la lavorazione sarebbe conveniente bloccare la pagaia su
di un piano con due morsetti ma anche tenendo la pagaia in appoggio ad un muro in
piedi e lavorare dalla parte opposta ,magari usando un pialletto leggero
.
LAVORAZIONE DELLE PALE
La lavorazione e quella di scendere di piallatura da centro della pagaia verso il lato esterno
della pala creando un buon profilo cercando di essere anche simmetrici su tutte
le quattro facce della pala cosa non difficile visto che abbiamo tutti i punti
di riferimento segnati
.
Tendenzialmente io amo fare pale con un profilo molto
rastremato a lama di coltello questo perché
la pala incamera meno aria in entrata, perché
odio anche il rumore che crea la pala in acqua quando possiede grossi spessori di profilo.
La parte terminale della lavorazione sarà quella dedicata al
manico.
Anche il grado di finitura della pagaia è una fase
importante è visto che forse almeno per
me è il lavoro più noioso conviene farlo in più fasi e quando se ne ha voglia.
La carta vetrata che io uso dallo sgrosso alla finitura sono
:
numero 80,
120,180,220 ,320 e per ultimo la paglietta in metallo che usano gli ebanisti.
BILANCIATURA PAGAIA
Per quanto si può essere stati precisi ed attenti nella
lavorazione delle due pale questo vale anche per le pagaie costruite con l’ausilio
dei pantografi copiatori una pagaia non sarà mai perfettamente bilanciata vuoi
per errore vuoi per densità diversa in un tratto del legno, fatto sta che è mia
abitudine prima della verniciatura fare questa verifica e correggendo eventualmente lo sbilancio di
peso .
Vi posso garantire che una pala bilanciata come tanti altri
dettagli nell’insieme fanno la differenza fra una bella pala e una buona pala.
Togliendo materiale poco alla vota la pagaia si ristabilisce l'equilibrio
RINFORZO PAGAIA E FINITURA
Molti costruttori di pagaie tradizionale usano
rinforzare irrobustire le pagaie con lo stesso metodo che usavano i popoli
nordici ,chiaramente con materiali diversi.
Gli Inut, per l’alto valore che poteva rappresentare una pagaia, vista l’assoluta mancanza del
legname difficile da trovare a quelle latitudini proteggevano le loro pale bordandole
perimetralmente con ossa di mammiferi
acquatici .
Oggi si ha la tendenza per la parte terminale della pala
incollare o inserire tramite un tenone ed una mortasa un legno estremamente
duro per una lunghezza di 10 cm.circa ,lo stesso dicasi per i bordi della pala.
Io personalmente non amo questo metodo ,perché non mi
permette di poter dare un angolo della pala rastremato come vorrei,mentre per
il puntale, visto l’esiguo spessore che
abbiamo lo porta a diventare un punto debole di accoppiamento .
Il mio metodo simile ad un altro famoso costruttore italiano
Avatak è quello di posizionare sul puntale, un tessuto di vetro biassiale laminato
con resina epossidica per una lunghezza di 15cm.
Per la finitura e protezione del legno io uso resina
epossidica diluita con alcool a 94 gradi
( quello usato dai laccatori ) al 70% , la seconda mano con diluizione al
50% ,carteggio per entrambe le mani con
220 – 320 infine paglietta come finitura due mani piene di vernice Spinnaker
,un prodotto eccellente a base di resine e olio di tung.
E’tutto .
Bellissima spiegazione, bellissime le foto ed il risultato finale... Complimenti caro Piero .a presto Gianni.
RispondiEliminamolto bella, ne vorrei fare una io ma avrei bisogno di sapere che legno usare e come reperire i disegn
RispondiEliminamolto bella, ne vorrei fare una io ma avrei bisogno di sapere che legno usare e come reperire i disegn
RispondiEliminaComplimentarmi con il sig. Piero è poca cosa ..... veramente un articolo chiaro ed esaustivo che ha permesso anche ad un neofita quale io sono di realizzarsi una bella Groenlandese. Buone cose - Donato
RispondiEliminaHo fatto rifilare la tavola che ho comprato in base alle misure necessarie. quando ho tracciato le linee per definire il profilo, ho notato che il legno non era perfettamente diritto.
RispondiEliminaIl legno si è leggermente curvato dopo la piallatura.
Domanda: cosa si fa in questo caso?
C'è qualche accorgimento da adottare?
Grazie per la risposta.